La bellezza asiatica
I canoni di bellezza giapponesi
Gli ideali di bellezza giapponesi sono mutati nel corso della storia, in linea con i cambiamenti sociali che il Giappone ha affrontato nei secoli. Se pensiamo all'ideale di bellezza tradizionale femminile del Sol Levante tutti abbiamo in mente la figura della geisha. Il suo aspetto è improntato interamente alla grazia e alla perfezione formale. Seguendo un rito secolare la geisha indossa il suo kimono, stende sul suo viso una cera profumata e un fondotinta bianco chiamato oshiroi, una mistura di polvere di riso e acqua. Lascia dietro al collo due spicchi di pelle nuda che formano una "V", il collo è da sempre considerato in Giappone una parte estremamente seducente del corpo femminile. Il trucco nero definisce gli occhi e il colore rosso alcuni tratti dello sguardo e delle labbra. Non diversamente, anche la bellezza tradizionale maschile segue precisi codici estremamente raffinati, come nel caso di quello che un tempo era il samurai.
La bellezza femminile tipicamente giapponese si esprime negli ideali di modestia e di grazia. Una donna giapponese che vuole distinguersi per eleganza eviterà quindi un trucco troppo marcato e abiti che evidenziano in modo troppo sfacciato le sue forme. Allo stesso tempo, anche la bellezza maschile si focalizza molto sull'eleganza e l'armonia delle forme e dei modi, piuttosto che sull'esibizione di una virilità concepita secondo gli standard occidentali.
Per quanto riguarda l'aspetto fisico, in Giappone come in molti altri paesi asiatici, la pelle ha un ruolo di primaria importanza. Sono pochissimi i giapponesi che prendono il sole. L'abbronzatura è considerata, infatti, ancora oggi il segno di occupazioni lavorative pesanti che si svolgono sotto al sole. Il candore della pelle è indice di alta appartenenza sociale, nonché di cura della propria persona. I giapponesi sono quindi soliti utilizzare creme con filtri solari in ogni periodo dell'anno. Quello della skincare quotidiana è un rito immancabile, evitare macchi e rughe è una priorità assoluta.
Generalmente in Giappone sono considerati belli i visi ovali, con un piccolo mento rotondo e gli zigomi alti. I capelli devono essere lucenti, la bocca piccola e graziosa. Sebbene i giapponesi abbiano tendenzialmente nasi schiacciati e larghi, nel paese del Sol Levante si prediligono nasi sottili e "alti", i nasi "alla francese". Negli ultimi anni in Giappone è affermato un fiorente mercato della chirurgia estetica per correggere i lineamenti viso. Molta attenzione è rivolta anche alla forma dell'occhio. L'occhio orientale ha una particolare conformazione, molto caratteristica, la sua palpebra superiore è priva di piega. Non di rado alcuni giapponesi ricorrono al bisturi per modificarne la forma.
I canoni di bellezza coreana
La doppia palpebra è quella piega della pelle che viene nascosta quando teniamo gli occhi aperti e che si distende completamente quando li abbiamo chiusi. Questo solco sulla palpebra fa sembrare l'occhio più grande e luminoso, e dona un po' più di dimensione al viso. 8 asiatici su 10 ne sono sprovvisti, vista la naturale forma dei loro occhi così detti a "mandorla", per questo si sentono brutti e credono di essere nati sfortunati. In Corea la società impone ai coreani di essere sempre i migliori in tutto: nello studio, nel lavoro, nello sport e il lato estetico non viene da meno. Si pensa, infatti, che nascere belli aiuti a trovare lavoro più facilmente e in generale a riuscire meglio nella vita, questo porta molti genitori a proporre ai propri figli di sistemare i piccoli "difetti" che hanno a cominciare dalla tanto desiderata doppia palpebra
LE PELLE CHIARA
Tra le caratteristiche più apprezzate dai canoni di bellezza coreana sembra esserci la pelle bianca e senza traccia di imperfezioni. Avere una pelle chiara, però, non è solo un simbolo di bellezza, ma anche di potere e ricchezza, un vero e proprio status symbol. Una carnagione scura, infatti, implica la necessità di lavorare all'aria aperta e, dunque, l'appartenenza a una classe sociale meno agiata.
LA MAGREZZA
Gli ideali di bellezza asiatici incoraggiano anche il raggiungimento di un corpo esile e sottile. In particolare, le zone del corpo a cui prestare particolare attenzione sono il petto e il lato B, che non devono risultare troppo prominenti. Un atteggiamento che non giustifica chili di troppo o silhouette diverse da quelle mostrate sui social media o diffuse nell'immaginario comune. Oltre che un comportamento estremamente dannoso, capace di deteriorare il proprio rapporto con il cibo e, in generale, con la propria fisicità.