Birra sumera

La birra rivestiva un ruolo importante nella società sumera, paradossalmente questa era usata per riti funebri.

Tale bevanda si pensa sia stata inventata proprio da questo popolo, infatti sono state rinvenute anche varie tavolette che ne raffiguravano la ricetta, tra cui la più nota, cioè il "monumento Blau" conservata al British Museum di Londra, dove sono descritti i riti propiziatori alla dea Nin-Harra (dea della fertilità).

La birra sumera presentava vari ingredienti inusuali come i datteri ed il cardamomo ed inoltre era loro uso aggiungere pezzi di pane nelle coppe.

Questa birra se a base d'orzo era chiamata sikaru (pane liquido) mentre se a base di farro kurunnu, altre caratteristiche tipologie di birra erano la Niud, addolcita con zucchero di datteri, e la Bi-Du, la birra del popolo.

La birra era talmente importante da possedere una vera e propria matrona, la dea Ninkasi, dea del cuore e del desiderio, a cui era anche dedicato un'inno riguardante proprio la consacrazione della birra:

"Ninkasi, tu sei colei che cuoce il bappir (pane d'orzo) nel grande forno, e mette in ordine i mucchi di grano sgusciati. Tu sei colei che innaffia il malto coperto di terra, a cui i nobili cani fanno la guardia persino contro i potenti. Ninkasi, tu sei colei che intinge il malto in un orcio, le onde si alzano, le onde cadono. Tu sei colei che stende l'infuso cotto di malto su larghe stuoie di canne, per poi aspettare che si raffreddi. Ninkasi, tu sei colei che regge con entrambe le mani il grande mosto di malto, facendolo fermentare con miele e vino. Tu sei colei che pone il tino per il filtraggio, che produce un suono soave, su una larga tinozza raccoglitrice. Oh Ninkasi, quando poi versi la birra filtrata dalla tinozza, questa si riversa impetuosa come il Tigri e l'Eufrate".



La ricetta della birra sumera

La ricetta prevedeva che i cereali di orzo e spelta (un'antica varietà di farro) venissero macinati per realizzare una specie di pagnotta che successivamente veniva sbriciolata e messa in ammollo in acqua, in alcuni casi assieme ad altri cereali tritati. Successivamente l'acqua con i cereali veniva fatta riscaldare e poi, dopo il raffreddamento, il liquido era filtrato in maniera sommaria. Questo mosto "antico" era fatto fermentare aggiungendo del miele, per aumentare gli zuccheri fermentabili, e alcune spezie a seconda della birra prodotta. 

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