Bulimia

Cos'è la bulimia?

La bulimia nervosa rientra nella categoria diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione.

Caratteristiche principali

 Per poter fare una diagnosi di bulimia nervosa devono essere presenti tutte le seguenti caratteristiche:

  • Abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo sull'atto di mangiare.
  • Ricorrenti ed inappropriate condotte di compenso per prevenire l'aumento di peso. Molte persone utilizzano il vomito autoindotto, altre ricorrono a lassativi, diuretici o estenuanti sessioni di attività fisica.
  • Le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi in media almeno 1 volta alla settimana per tre mesi.
  • I livelli dell'autostima sono fortemente influenzati dal peso e dalla forma del corpo.

I soggetti affetti da bulimia nervosa tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle. Le crisi bulimiche avvengono in solitudine: quanto più segretamente possibile. L'episodio può essere più o meno pianificato, ed è di solito caratterizzato (anche se non sempre) dalla rapidità dell'ingestione del cibo. L'abbuffata spesso continua finché l'individuo bulimico non si sente "così pieno da star male". E' precipitata da stati di umore negativo, condizioni interpersonali di stress, intensa fame a seguito di una restrizione dietetica. Oppure da sentimenti di insoddisfazione relativi al peso, la forma del corpo o il cibo.

Un'altra caratteristica essenziale della bulimia nervosa è il frequente ricorso a inappropriati comportamenti compensatori per prevenire l'incremento ponderale, neutralizzando gli effetti dell'abbuffata. Tra i metodi, quello più frequentemente adottato è l'autoinduzione del vomito, tra i più tipici sintomi della bulimia. Il vomito riduce la sensazione di malessere fisico, oltre alla paura di ingrassare. In alcuni casi il vomito rappresenta l'effetto ricercato. La persona affetta da bulimia si abbuffa per poter vomitare, oppure vomita anche per piccole quantità di cibo. In genere, nelle fasi avanzate del disturbo questi soggetti riescono a vomitare a comando.

Psicoterapia. sono previste 4 fasi per il trattamento:

  • Fase 1. Preparazione al trattamento e al cambiamento. Si inizia a lavorare sulle preoccupazioni per il peso e per il cibo attraverso specifiche strategie.
  • Fase 2. In questa fase si fa il punto dei progressi ottenuti nella fase 1 e si pianificano gli obiettivi della fase 3
  • Fase 3. Prevede il lavoro su diversi moduli (modulo immagine corporea, modulo restrizione dietetica cognitiva, modulo sugli stati mentali...)
  • Fase 4. Ha lo scopo di minimizzare il rischio delle ricadute

Farmaci. I farmaci che sono più utilizzati nella cura della bulimia sono gli antidepressivi. Tuttavia, è necessario sottolineare che recenti ricerche indicano come in molti soggetti il farmaco non abbia alcuna efficacia a lungo termine. L'uso dei farmaci è efficace perché:

  • permette una riduzione media del 50-60% nella frequenza delle abbuffate nel giro di qualche settimana;
  • permette una riduzione equivalente nella frequenza del vomito, un miglioramento dell'umore e del senso di controllo sull'alimentazione e una diminuzione della preoccupazione per il cibo.
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