L'alimentazione nei poemi omerici
Nei poemi omerici, il cibo viene spesso utilizzato come simbolo di ospitalità e amicizia, come avviene nel famoso episodio dell'Odissea, in cui Odisseo viene ospitato dal re dei Feaci, Alcinoo, e gli viene offerto un banchetto in onore dell'eroe greco.
Gli alimenti che compaiono in entrambi i poemi includono carne, pesce, formaggio, vino e pane. Inoltre, si parla spesso di miele e di altri dolci. I guerrieri spesso mangiano carne di maiale, mentre i re e i nobili sono soliti gustare carne di cavallo. Si parla anche di frutta; come mele, pere, e di verdure, come cipolle e aglio.
Nell'Iliade, il cibo viene anche utilizzato come simbolo di ricchezza e potere. Ad esempio, il re Priamo di Troia è descritto come un uomo molto ricco e generoso, che offre banchetti sontuosi per i suoi ospiti. Allo stesso modo, Agamennone, il re degli Achei, è descritto come un uomo molto potente e ricco, che può permettersi di offrire regali costosi, come otri di vino pregiato, ai suoi alleati.
Inoltre, vengono spesso utilizzate varie cibarie come offerta agli dei, sia durante i sacrifici che nei banchetti sacri.
Le vivande vengono spesso descritte come una fonte di piacere e un modo per celebrare le vittorie dei guerrieri.